Aprile 19, 2024

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L’Italia può tassare i “profitti eccedenti” dei produttori di energia

Il governo italiano sta esplorando modi per assumere produttori di energia per ridurre i costi energetici.Elettricità e Gas Lo ha detto mercoledì 12 gennaio il ministro dei consumatori e dello sviluppo economico Giancarlo Giorgietti. Il ministro ha dichiarato che gli “avanzi di profitto” dei gruppi energetici dovrebbero “contribuire in un certo modo alla tassazione pubblica e consentirle di intervenire a favore delle fasce più arretrate”, sollevando la questione di un’eventuale addizionale fiscale. “Il ministero dell’Economia sta leggendo le linee guida, ma spero che ci muoviamo in questa direzione”, ha detto in conferenza stampa al suo partito, la Lega (estrema destra), che si dedica all’energia.

Matteo Salvini, presidente della Lega, ha chiamato l’azienda energetica Enel alla “responsabilità sociale”, che crea “grandi limiti” e “restituisce una parte degli utili a famiglie e imprese”. “Chi fa grandi profitti” dovrebbe condividerli con il resto della comunità grazie all’aumento dei prezzi dell’energia”, ha detto lunedì ai giornalisti il ​​premier Mario Draghi senza approfondire.

Per mitigare l’aumento dei prezzi dell’energia, il governo prevede di spendere almeno 3,8 miliardi di euro nel bilancio 2022 e controllare il forte aumento delle tariffe abitative dopo aver speso 4,2 miliardi di euro nel 2021. Di fronte all’impennata delle bollette di elettricità (+ 55%) e gas (41,8%) prevista nel primo trimestre, è allo studio una nuova estensione di bilancio.

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