Il 5 gennaio a un cinghiale è stata diagnosticata l’influenza suina africana (PSA) a Ovada, in Piemonte. Questo 1° caso sulla terraferma italiana fa sensibilizzazione nelle vicine Alpi Marittime.
Un caso Influenza suina africana (PPA) È stato appena scoperto nel nord Italia (Piemonte) a 100 km dal confine con la Francia. L’origine di questa infezione non è ancora nota.
Secondo il “cacciatore francese” , Altri due casi, ancora confermati nel cinghiale: uno a Franconaldo, in provincia di Alessandria, e l’altro a Isola del Canton, Provincia di Genova (link in italiano).
L’influenza suina africana è una malattia emorragica virale infettiva dei maiali e dei cinghiali. Si verifica per una ragione Il virus che infetta le zecche.
Ricordiamo che chiunque possieda almeno un maiale dovrebbe iscriversi ai servizi statali e seguire una formazione obbligatoria sulla biosicurezza. Dovrebbe essere evitato il contatto tra maiali domestici e animali selvatici.
Il municipio di Casteller nelle Alpi Marittime attrae Anti corruzione. La città attraversa il confine italiano:
Se viene trovato un maiale morto, dovrebbe esserlo Rapporto presto.
Il Ministro dell’agricoltura La sua campagna di comunicazione è stata lanciata all’inizio di novembre. È stata rilasciata una clip per controllare la diffusione della malattia tra allevatori, cacciatori e camminatori:
L’ASF in Francia è ancora sotto sorveglianza. Grazie Rete SAGIR. È una rete di sorveglianza per le malattie infettive degli uccelli e dei mammiferi della fauna selvatica.
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