Maggio 8, 2024

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L’Iran sequestra la petroliera Saint Nicholas vicino all’Oman

L’Iran sequestra la petroliera Saint Nicholas vicino all’Oman

  • Scritto da Katherine Armstrong
  • notizie della BBC

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L'Iran ha avvertito che risponderà al sequestro da parte degli Stati Uniti della stessa nave, che in precedenza navigava sotto il nome di Suez Rajan, l'anno scorso (foto d'archivio)

L’Iran ha sequestrato una petroliera battente bandiera delle Isole Marshall nel Golfo di Oman.

Secondo quanto riferito, uomini armati che indossavano passamontagna sono saliti a bordo della nave St. Nicholas, vicino al porto omanita di Sohar, e le hanno ordinato di salpare verso un porto iraniano.

I media statali iraniani, citando la marina, hanno affermato che il sequestro è stato una risposta al sequestro da parte degli Stati Uniti della nave e del petrolio a bordo lo scorso anno.

La nave “Saint Nicholas” era in viaggio verso il porto iracheno di Bassora e la sua destinazione prevista in Turchia.

Le operazioni commerciali marittime del Regno Unito hanno dichiarato giovedì di aver ricevuto un rapporto secondo cui quattro o cinque “persone non autorizzate”, che si dice indossassero “uniformi nere in stile militare e maschere nere”, sarebbero salite a bordo della nave alle 03:30 GMT.

Hanno aggiunto che le comunicazioni con la nave erano state interrotte e che le autorità stavano indagando sulla questione.

I media ufficiali iraniani hanno citato l'esercito che avrebbe affermato che la nave era americana, sebbene fosse di proprietà dei greci.

La compagnia che lo gestisce, Empire Navigation, ha detto che era carico di 145.000 tonnellate di petrolio greggio e trasportava 18 filippini e un cittadino greco come equipaggio.

Gli Stati Uniti hanno sequestrato la nave St. Nicholas in aprile con il suo vecchio nome, la svizzera Rajan, come parte dell’attuazione delle sanzioni contro l’Iran.

Suez Rajan Ltd., che in precedenza aveva noleggiato la nave, si è successivamente dichiarata colpevole di aver cospirato per violare le sanzioni vendendo e trasportando segretamente petrolio all'estero per conto dell'Iran.

Quest’ultima azione sembra essere separata dagli attacchi effettuati dai ribelli Houthi dello Yemen nel Mar Rosso, dall’altra parte della penisola arabica.

L'incidente di giovedì è avvenuto in una zona diversa dalla consueta area operativa degli Houthi, dove hanno attaccato tutte le navi che sospettano siano collegate a Israele in risposta alle azioni del paese a Gaza.

Aerei e navi da guerra di stanza su portaerei hanno abbattuto martedì sera 21 droni e missili lanciati dal gruppo sostenuto dall'Iran.

Mercoledì il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha adottato una risoluzione che chiede la cessazione immediata degli attacchi Houthi.

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