Luglio 27, 2024

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Generalizzazione della tessera sanitaria sul lavoro e rischio di ostruzione

Generalizzazione della tessera sanitaria sul lavoro e rischio di ostruzione

Dal 15 ottobre ai lavoratori italiani sarà richiesto di munirsi di un “pass verde” valido a pena di decadenza per proseguire la propria attività professionale.

Da questo venerdì, in Italia, tutti i lavoratori saranno tenuti a fornire un pass sanitario valido denominato “Green Pass” per continuare la propria attività. Il provvedimento dovrebbe entrare in vigore almeno fino al 31 dicembre.

L’Italia, il primo Paese europeo ad essere stato contagiato dall’epidemia di Covid-19 nel febbraio 2020, è morta a causa di oltre 130.000 malattie e ha pagato un prezzo alto. La campagna di vaccinazione è iniziata nel Paese nel dicembre dello stesso anno. Oggi, oltre l’80% delle persone di età superiore ai 12 anni è completamente vaccinato.

3,3 milioni di lavoratori non vaccinati

Non c’è abbastanza tasso per Mario Tracy. Il 15 settembre il capo del governo italiano ha annunciato la generalizzazione della tessera sanitaria a tutti i lavoratori del Paese, concedendo loro un mese di esenzione. La mossa è stata fatta per promuovere il vaccino, che è valido per le prove di un test negativo “green pass” inferiore a 48 ore o per il recupero da Govit-19.

Secondo il quotidiano RepubblicaIl nuovo dazio copre circa 3,3 milioni di lavoratori non vaccinati. Questo vale per 344.000 persone nel servizio pubblico, 2,2 milioni nel settore privato e 740.000 professionisti che lavorano nel liberalismo. Ovviamente sono esentati coloro che non possono essere vaccinati per motivi medici.

Ostacoli

“Chi non ha la tessera verde non potrà lavorare, il che sarà considerato iniquo e il suo stipendio sarà sospeso, ma senza vincoli disciplinari. Tuttavia, se uno non si certifica e si presenta comunque al lavoro, un’ulteriore sanzione disciplinare può essere preso in considerazione il permesso, con approvazione amministrativa che va da 600 a 1.500 euro.” dettagli Corriere della sera Nei commenti segnalati da Posta internazionale.

Nelle ultime settimane è cresciuta la preoccupazione d’Oltralpe: può il sistema sanitario fornire test adeguati ai lavoratori che rifiutano il vaccino e accettano di pagare யூ 15 a test? Diversi sindacati e partiti politici hanno proposto di estendere la validità dei test da 48 a 72 ore. Il governo è determinato.

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Manifestazioni e minacce per prevenire

Mario Draghi non vuole soccombere a opposizioni e minacce. Infatti, molti che non sono stati vaccinati sono preparati ad affrontare questa azione. Luca Chaia, capo della Regione Veneto, ha avvertito del “caos” che incomberà sull’economia italiana dopo il 15 ottobre.

Esiste un rischio reale di blocco, soprattutto in alcuni settori in cui molti lavoratori non sono vaccinati. Tra questi, l’agricoltura con molti lavoratori stagionali stranieri non è riconosciuta in Italia, dove si ottiene Sputnik-V vaccinato piccolo o vaccinato russo.

Altro punto di tensione: il trasporto marittimo. Al porto di Trieste, in Adriatico, si dice che circa il 40% dei lavoratori non sia vaccinato. I lavoratori portuali minacciano di bloccare il porto e chiudere gran parte dei trasporti del Paese, nonostante gli accordi per liberare i loro controlli.

Sabato la mossa ha scatenato violente proteste in tutto il Paese, in particolare nella capitale, Roma, dove migliaia di persone, tra cui attivisti di estrema destra, hanno assediato la sede del Commonwealth italiano. (CGI).