Marzo 28, 2024

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Il James Webb Space Telescope continua a trovare galassie che non dovrebbero esistere

Il James Webb Space Telescope continua a trovare galassie che non dovrebbero esistere

Uno scienziato ha avvertito che il James Webb Space Telescope continua a trovare galassie che non dovrebbero esistere.

I ricercatori hanno avvertito che sei delle galassie più antiche e più grandi viste dal Super Telescope della NASA sembrano più grandi e più mature di quanto dovrebbero essere assegnate al loro posto nell’universo.

Le nuove scoperte si basano su precedenti ricerche in cui gli scienziati hanno riferito che sebbene l’universo sia nato, le galassie come la nostra Via Lattea erano mature.

Ora è emerso un nuovo documento di ricerca che conferma questi risultati, mediante “stress test” delle galassie per capire meglio come si sono formate.

Suggerisce che se gli scienziati non commettono errori, potremmo perdere alcune informazioni chiave sull’universo.

“Se le masse hanno ragione, siamo in un territorio inesplorato”, ha detto Mike Boylan-Kolchin, dell’Università del Texas ad Austin e autore di un nuovo articolo che esamina le galassie non tradizionali. “Chiederemmo qualcosa di molto nuovo sulla formazione delle galassie o una modifica della cosmologia. Una delle possibilità più estreme è che l’universo si stesse espandendo più velocemente subito dopo il Big Bang di quanto ci aspettiamo, il che richiederebbe nuove forze e particelle”.

L’articolo del professor Boylan-Kolchin, “Strain test of ΛCDM with high redshift candidate galaxies”, è stato pubblicato in astronomia naturale questa settimana.

Si suggerisce che le informazioni del JWST suggeriscano un profondo dilemma per gli scienziati. I dati suggeriscono che qualcosa potrebbe non funzionare nel modello di energia oscura e materia oscura fredda, o ΛCDM, che ha guidato la cosmologia per decenni.

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Normalmente, le galassie convertono circa il 10 percento del loro gas in stelle. Ma le galassie appena scoperte dovranno convertirle quasi tutte in stelle.

Questo è teoricamente possibile. Ma è un allontanamento da ciò che gli scienziati si erano mai aspettati.

Ulteriori osservazioni delle galassie dovrebbero chiarire meglio le loro età e masse. Potrebbe mostrare che le osservazioni non sono corrette: che i buchi neri supermassicci al loro centro stanno riscaldando le galassie in modo che appaiano più grandi di quello che sono, o che in realtà risalgono a più tardi del previsto ma sembrano più vecchi a causa di problemi di imaging.

Ma se saranno confermati, gli astronomi potrebbero dover cambiare la loro comprensione dell’universo e di come crescono le galassie, per adattare il loro modello per tenere conto di galassie straordinariamente grandi e mature.